Antonio Prencipe – Religione
Non ho bisogno di credere in Dio, ho bisogno che Dio creda in me.
Non ho bisogno di credere in Dio, ho bisogno che Dio creda in me.
“Dio” dice San Paolo “lo vediamo qui in terra per riflesso e per enigma. Dopo morte lo vedremo sul serio.”
Credere in Dio quando la vita ti sorride è facile. È quando smette di sorriderti che i dubbi nascono.
Sentirsi soli è qualcosa di terribile, perché manca quello che fa bene al cuore. Ma non potrai sentirti solo sino a quando Dio mette al tuo fianco chi ti tocca il cuore. È triste sentirsi soli quando chi ti tocca il cuore non lo riesci a stringere.
Il credere o meno in Dio deve essere una libertà. Conosco gente che vive predicando Dio e fregando continuamente il prossimo.
Dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.
La religione come ogni forma di credenza non ha avvenire e risulta una vuota illusione senza futuro, per il quale nel tempo presente bisogna lavorare, seppure lentamente e gradualmente, per affermare il primato della ragione. Da questo punto di vista la religione non solo aiuta a crescere ma rappresenta un freno a cui bisogna liberarsi.