Charlie Chaplin – Vita
Non devo leggere libri per sapere che il tema della vita è il conflitto e il dolore. Per istinto tutta la mia comicità si basava su queste cose.
Non devo leggere libri per sapere che il tema della vita è il conflitto e il dolore. Per istinto tutta la mia comicità si basava su queste cose.
Vorrei essere capace di essere indifferente alle delusioni della vita.
La notte insegue il giorno, il freddo insegue il caldo e l’odio insegue l’amore. Sembra non esistere un equilibrio in tutto ciò. Quello che percepiamo è solamente una frazione di tempo.
Sono incapace di dosare i sentimenti, dì darmi a piccole dosi. Avete presente un uragano? Io ho dentro questa forza e quando mi attacco a qualcuno, lo faccio con la stessa forza e la stessa intensità, ne pago le conseguenze ma a fare diversamente, non mi sento me stessa.
La via del vivere è unica, le sue strade molteplici e varie.
La vita, senza cognizione esiste solo la confusione, poi. Ma se capisco cosa voglio dalla vita, basta osservare me stessa, gli altri, i messaggi, tutto quello che avviene dentro e fuori di me e, senza fare nulla di particolare ma diventando consapevole di cosa sono, di cosa faccio, di come reagisco, di come penso e di cosa penso e tutto avverrà da sé, senza sforzi: è come accendere la luce, schiacciando un interruttore. Un vecchio detto americano sosteneva che: “preoccuparsi è come mettere le nubi di domani davanti al sole di oggi”.
Ci sarà in una delle prossime generazioni un metodo farmacologico per far amare alle persone la loro condizione di servi e quindi produrre dittature, come dire, senza lacrime; una sorta di campo di concentramento indolore per intere società in cui le persone saranno private di fatto delle loro libertà, ma ne saranno piuttosto felici.