Gichin Funakoshi – Filosofia
Mettiti in guardia come un principiante, in seguito potrai stare in modo naturale.
Mettiti in guardia come un principiante, in seguito potrai stare in modo naturale.
Il passato non sarà mai passato, quel che è stato lascia orme e inconfutabilmente modifica il presente plasmando il futuro… che diventerà passato.
Ogni giorno è fatto di gioie e di dolori,di sconfitte e di vittorie,di battaglie e di arrensioni,di delusioni e di appagamenti.Ma ogni giorno è un dono; un giorno che non tornerà più.Prendi quello che c’è da prendere in ogni giorno della tua vita,che faccia male oppure no;perché esso è un insegnamento.E perché quello che lascerà quel giornodomani non lo potrai più rivivere.
Il grande problema della società di massa è di aver ammassato tutti gli esseri umani come libri in una grande libreria, divisi per genere, e se si è libri originali ce ne saranno tante copie altrimenti uno dei tanti libri sconosciuti.
Ogni azione è relativa a ciò che si è fatto in passato e a ciò che si farà in futuro.
Ho imparato che la diversità è qualcosa di cui non aver paura, perché il diverso arricchisce, perché il diverso è il mondo stesso. Avere paura di qualcosa che è non è come noi, è in un certo senso aver paura di vivere in mezzo alle persone, di confrontarsi, di imparare. È aver paura di essere uomini in quanto tali.
Cose, come per esempio la grandezza, la sanità, la forza e, in una parola, della sostanza di tutte le cose, di ciò che ciascuna è. La verità di esse si contempla forse mediante il corpo o avviene che chi di noi si accinge più degli altri e con più accuratezza a pensare ciascun oggetto della sua indagine in sé, costui si avvicina il più possibile alla conoscenza dell’oggetto? E potrà farlo nel modo più puro chi si dirigerà verso ciascun oggetto, il più possibile, con il solo pensiero, senza intromettere nel pensiero la vista e senza trascinarsi dietro con il ragionamento alcun altro senso, ma utilizzando solo il puro pensiero di per se stesso, andrà a caccia di ciascuno degli enti in sé nella sua purezza, dopo essersi liberato il più possibile da occhi, orecchie e, a parlar propriamente, da tutto il corpo, perché turba l’anima e non le consente di acquistare verità e intelligenza, quando comunica con essa. Non è forse costui, Simmia, se mai altri, che coglierà l’essere? È straordinariamente vero, disse Simmia, ciò che dici, Socrate.