René Barjavel – Comportamento
Quando ci si sente obbligati ad esprimere la propria gratitudine, si perde la metà della sua gioia.
Quando ci si sente obbligati ad esprimere la propria gratitudine, si perde la metà della sua gioia.
Io e te non potremo mai essere amici vero? Troppo lontani… troppo diversi. Io ci ho provato… mi sarebbe piaciuto esserti amica ma evidentemente tu non lo vuoi. Ti fa male aprirti con le persone e fuggi… ma un giorno capirai che è la cosa più giusta da fare per sentirsi meglio.
Quando veniamo delusi indossiamo la maschera della diffidenza, perché diffidenti non lo siamo. Dobbiamo essere attenti ai comportamenti, alle sfumature ai dettagli. Diamoci del tempo per conoscere le persone, senza partire prevenuti, non precludiamoci la possibilità di fare incontri belli e non smettiamo di credere nel bene e nella lealtà: selezioniamo, non chiudiamo!
Quando mi guardo allo specchio voglio essere orgogliosa di quel che vedo, pregi e fragilità, mai vergognarmi o abbassare lo sguardo dinanzi al riflesso che vedo di me.
Fa più danni un ignorante sobrio che dieci intelligenti ubriachi.
Il “salute” verso chi starnuta serve se non altro a cominciare una conversazione tra gente sconosciuta.
Non posso competere con lei. No, non è vero. Potrei farlo, migliorarmi per poterti piacere. Il fatto è che non voglio farlo, e sai perché? Perché tu mi conosci, sai come sono dentro, mi hai ascoltata quando ero in uno stato pietoso e questo è più che sufficiente. È sufficiente a capire se una persona ti piace, se provi qualcosa per lei. E tu non provi niente per me, perché non sono abbastanza. E sai cosa? Sono stufa di migliorare per gli altri. Quando dovrò farlo, lo farò per me stessa. Quindi sì, mi piaci, molto. Forse sono innamorata di te, ma lascerò andare. Credo sia questa l’unica cosa che mi permetterà davvero di migliorare.