Søren Aabye Kierkegaard – Comportamento
Non si può non scegliere.
Non si può non scegliere.
Ora sapete come è l’aspettativa: immaginosa, credula, sicura; alla prova poi, difficile, schizzinosa: non trova mai tanto che le basti, perché, in sostanza, non sapeva quello che si volesse.
Di tutti questi diavoli (tra)vestiti da angeli mi sono stancata. La loro puzza di zolfo si sente anche se si fanno il bagno in una vasca colma di profumo alle rose e gigli.
Spesso permettiamo all’unica cosa che ci manca di rovinare tutto quello che abbiamo.
Se non si opera il male non si temi la giustizia.
Molte persone credono che “Non perdonare” sia portare, covare e provare rancore e odio verso qualcuno. Non credo che sia così. Personalmente… Ho ricevuto male, come molti di voi. Ho affrontato e anche perdonato in alcuni casi dove ho visto un sincero pentimento e l’ammissione sincera di aver commesso un errore. Ma non so perdonare laddove vedo che si sorride di fronte al male inflitto, dove volutamente se ne continua a fare… Questo mio “Non perdono” non è odiare quelle persone, ma semplicemente scegliere di “Ricordare” chi sono, cosa hanno fatto, il modo che hanno scelto di vivere e di lasciarle alla loro strada. Per come sono fatta io si perdona si, ma non tutto. Il perdono divino non spetta a me; e fin quando sono viva e padrona di me stessa decido io a chi donare il mio perdono e chi lasciar andare.
In fondo avevo solo bisogno di qualcuno che mantenesse le promesse, pensavo che almeno tu fossi diverso, mi sbagliavo sei come tutti gli altri, né più e né meno.