Carlo Peparello – Cucina
Se vuoi sapere come sia davvero una persona, invitalo a cucinare. Allora scoprirai se è aperto al buono della vita o se è preda di deprimente razionalità
Se vuoi sapere come sia davvero una persona, invitalo a cucinare. Allora scoprirai se è aperto al buono della vita o se è preda di deprimente razionalità
Spesso l’incerto è allettante perché il mistero ha il suo fascino e la curiosità ha spesso la meglio sulla ragione. Ma parlare di ragione in amore è come parlare di onestà in politica. Necessaria ma non indispensabile.
La realtà si abbina con la fantasia, è quello il magico della cucina.
L’importante è saper “dosare”: basta un cucchiaino di miele se il “boccone” è troppo amaro, un po’ di sale se invece è troppo “sciapo”, un pizzico di pepe se ciò che invece manca è la vivacità. Per tutto c’è un ingrediente e la sua giusta dose. Bisogna solo decidere se mettersi ai fornelli oppure gustarsi un panino in santa pace fregandosene di tutto il resto.
Oggi ho fatto digiuno, con tutta la grappa che ho bevuto ieri qualunque cosa avessi mangiato sarebbe diventata “un qualcosa alla grappa”
Nel divenire vecchio,molto spesso il piacere della tavola,prende il posto del piacere del letto.
Caffè, compagno di solitudine, dolce o amaro ossequio all’abitudine.