Roberto Felicetti – Desiderio
Se possedessi la lampada di Aladino, i miei tre desideri da chiedere al genio sarebbero; amore, amore, amore.
Se possedessi la lampada di Aladino, i miei tre desideri da chiedere al genio sarebbero; amore, amore, amore.
Notte buia.Aria gelida.Fermo nei pensieri un istante di vita trascorsa e provo, a riassaporarne l’attimo, della tua pelle candida e dei capelli tuoi sciolti sul cuscino. Eppure è passato troppo poco tempo da quell’istante,ma da allora non smetto un solo attimo di pensarti, di cercarti, di amarti. È una continua ricerca di quel momento perfetto in cui c’eravamo solo te ed io, solo noi e tutto il resto fuori.Da quella stanza.Mi giro e mi rigiro nelle lenzuola di questa notte gelida, tanto a farmi da calore ci pensa il mio pensiero di te.
Disperarsi per quello che poteva essere ma non è stato è tempo perso.
Ciò che tarda avverrà: ecco inizia ad albeggiare.
Calore infinito che si alimenta dai saturi vapori del tuo alito, respiro che nutre questo focolare che senza quiete arde, spargendo il suo fuoco in ogni angolo dei nostri corpi. Dimena forte le sue faville attraverso le arterie che arrivando diritte al cuore infuocandolo di te, zampilli accesi che scendono giù a marcare le pareti della mia anima, graffiti incisi a fuoco da questa passione arroventata che non ha tregua.
Le speranze, i desideri, sono i piccoli fari che illuminano il nostro cammino, quando la vita, chissà perché, spegne la luce intorno a noi.
Vorrei confidare al mondo i miei sogni e condividere le mie speranze ma nessuno crede più alle favole e allora li conservo per me e per chi è capace di credere in se stesso anche quando qualcuno prova a distruggere la storia della nostra vita facendo cose senza senso e pronunciando parole che non avranno mai domani.