Erika Mancini – Desiderio
Ci sono attimi dove l’infinito profondo dell’anima tocca anche il battito più impercettibile del cuore. Lì sento e lì voglio vivere.
Ci sono attimi dove l’infinito profondo dell’anima tocca anche il battito più impercettibile del cuore. Lì sento e lì voglio vivere.
L’orrore quotidiano, quello che ti distrugge dentro senza sosta, la violenza delle parole, la violenza sulla mente che ti costringe a non essere te, perché in fondo, come te stessa non vai mai bene. Tanto, qualunque cosa tu faccia sei sempre in balia dei suoi cambiamenti d’umore. Ascoltare quelle parole che sembrano finestre sul mondo, ma si rivelano muri dove andare a sbattere, muri che feriscono la propria dignità, quelle parole che come coltello ti uccidono lentamente e ti domandi, cosa ci stai a fare a questo mondo. Poi arrivi tu e ti prometti di occuparti di te. Nessuno, se non tu, puoi farlo, iniziando a rispettare la tua dignità di persona. Non è facile, ma ci puoi provare.
Vorrei danzare con te nel cerchio di fuoco e bruciare tra le fiamme della passione disperdendo il nostro dolore fra le ceneri del tempo.
La scoperta di un desiderio è importante al pari di saperlo soddisfare.
La vita continua a ripetermi che i sogni non hanno luogo dove vivere e, quasi dispettosa, la mente affonda mani e cuore nell’inconsistenza delle nuvole, camminando su uno specchio d’acqua che riflette il cielo, così anche quando lo sguardo si abbasserà sarò sempre capace di volare.
Tutti cercano, vogliono, qualcosa da qualcuno. Come io cerco, vorrei, qualcosa, ma so che non troverò. Nessuno potrà donarmi quello che forse non esiste.
Un brivido scorre lungo la spina dorsale insinuandosi nel midollo vertebra dopo vertebra annullando ogni mia volontà. Un pensiero strusciante e strisciante si inerpica fra le cosce tremanti che si aprono a mostrarti spudorate il pulsare umido della mia intimità. Stille di desiderio scendono inermi calde e dense urlo silenzioso della voglia la mia di te.