John Green – Desiderio
Non conta quanto forte ci si spinge, non conta quanto in alto si sale, non si potrà mai fare tutto il giro.
Non conta quanto forte ci si spinge, non conta quanto in alto si sale, non si potrà mai fare tutto il giro.
Vorrei dormire su qualcosa di soffice, che accolga i miei pensieri più remoti, che mi dia una risposta ad ogni mia domanda, che faccia in modo di ritornare a sognare, ma questa ardua ricerca mi ha stancato e anche stasera sarà il mio comodo cuscino a tentare di esaudire i miei desideri.
Mi piace la complicanza che induce un senso non condiviso e il desiderio fervente che si crea nell’attesa di viverlo, peccato che poi il desiderio è meglio.
Ogni volere scaturisce da bisogno, ossia da mancanza, ossia da sofferenza. A questa da fine l’appagamento; tuttavia per un desiderio che venga appagato, ne rimangono almeno dieci insoddisfatti; inoltre la brama dura a lungo, le esigenze vanno all’infinito; l’appagamento è breve e misurato con mano avara.Anzi, la stessa soddisfazione finale è solo apparente: il desiderio appagato dà tosto luogo a un desiderio nuovo: quello è un errore riconosciuto, questo è un errore non conosciuto ancora. Nessun oggetto del volere, una volta conseguito, può dare appagamento durevole… bensì rassomiglia soltanto all’elemosina, la quale gettata al mendico prolunga oggi la sua vita per continuare domani il suo tormento.
Ci sono emozioni che solo il corpo riesce a trasmettere, come dire mille parole in pochi minuti.
Della lotta con te, come di bere quando ho sete, così ho il desiderio.
Spera sempre che ogni giorno sia migliore del giorno prima.