Moreno Michielin – Desiderio
Qual più bel dono il desiderio, desidero di essere, per essere, ad essere, nell’essere.
Qual più bel dono il desiderio, desidero di essere, per essere, ad essere, nell’essere.
La tentazione è un desiderio momentaneamente rinchiuso nella mente.
Voglio essere mani e sudore che lascino solchi sulla pelle, una carezza e un orgasmo al cuore, tenerezza e dolcezza, un graffio che ti devasta dentro. Voglio essere gelosia che ti avvelena, ti sfianca. Ti fa perdere la ragione e ti piega in due, non ti fa dormire la notte. Essere stilla di sangue che cola lentamente, ti corrode l’anima, ti scorre in vena senza sosta e pulsa. Voglio essere tempesta e impeto di vento, attraversarti il respiro, lasciarti senza fiato. Voglio essere desiderata, rincorsa, presa e sbattuta nei tuoi sospiri. Essere amata e odiata come femmina e donna, la tua.
Niente è più visibile di ciò che è nascosto, se attiva e stuzzica l’immaginazione.
Non si può desiderare così profondamente una donna a caso ma soltanto e semplicemente una donna. La tua.Perché probabilmente è facile far esplodere di passione un uomo, che non vuole che te, e amare il suo corpo, essendo muschio e terra, fragranza indiscussa di attimi carnali, per coglierne infine il seme dell’estasi.Ma davvero improbabile strappargli il gemito primordiale, il vagito dell’anima, l’essenza. Tutto in una volta, la prima e poi tutto per sempre.
Ci sono desideri che ti consumano prima di accendersi.
Si può sentire la mancanza di qualcosa che non si è mai avuto?