Johann Wolfgang von Goethe – Desiderio
Noi guardiamo così volentieri verso il futuro perché coi nostri taciti desideri vorremmo tanto volgere a nostro favore ciò che in esso c’è di vago e si muove di qua e di là.
Noi guardiamo così volentieri verso il futuro perché coi nostri taciti desideri vorremmo tanto volgere a nostro favore ciò che in esso c’è di vago e si muove di qua e di là.
Anche quando la tua voce tace, sento il tuo respiro, sento i battiti silenti del tuo cuore, sento forte il desiderio di volerti bene.
Le donne sono come le ciliege: una tira l’altra.
Il piacere è un peccato, ma qualche volta il peccato è un piacere.
Il desiderio più inafferrabile e raro è quando, osservando il tuo volto: le tue labbra, le tua mani, il tuo corpo, l’emozione che si scatena da origine ad un’aritmia fatale che salva il mio corpo solo se appagato dal risultato di tale emozione; possedere la tua anima e il tuo corpo accendendo un falò di passione, amore, armonia dei corpi e delle menti, sintonia di pensieri e parole, originano il fuoco d’artificio finale più spettacolare a cui si possa assistere; la sublimazione del desiderio, “ergo”, un solo corpo, una sola mente, un solo istinto… ecco, questo è il mio desiderio!
C’è un tempo, e non dipende da me, in cui le cose si compiono.
I popoli in guerra agognano la pace.