Elisabetta Barbara De Sanctis – Desiderio
La mente istiga affinché il corpo implori.
La mente istiga affinché il corpo implori.
La spogliava con i pensieri, scorreva ogni curva del suo corpo, baciava ogni lembo di pelle. La possedeva senza sfiorarla, era dentro di lei, le apriva l’anima e vi affondava tutto il suo essere a respirarne l’odore. Poi i pensieri si fecero mani e labbra, sudore e gemiti, respiri e carne. Nulla più esisteva. Solo il desiderio, la voglia di aversi, di respirare quei pensieri che bruciavano, di consumare quella voglia che li teneva svegli, la notte.
Così i nostri pensieri s’intrecciano e all’unisono cantano, cullandoci dentro ad un sogno che non vorrei finisse mai.
Il cielo sta chiudendo il sipario sul giorno, la sera incalza e chissà se ti porta il mio pensiero. Da lontano ammiro quest’orizzonte che incendia il mare, cerco il tuo sorriso nel fondo del cuore. L’amore ci abbandona e il turbine del tempo non ci stringe più. Sperduti in quelle strade che mai s’incontreranno, in questo mondo disordinato che non ama più, si perde la speranza mia di ritrovarti ancora nella vita mia.
La bellezza è come ci si sente dentro, e si riflette negli occhi.
Ci sono forti desideri che separano la mente dal corpo per volare insieme ai propri sogni.
Spesso, vicina a te, mi sento come una lampadina che non s’accende, perché nessuno ha premuto il pulsante.