Angela Perri – Desiderio
Sarebbe bello ricevere una chiamata alle tre del mattino e sentirsi dire: “Scusa per l’ora, ma non riuscivo a dormire, perché mi manchi. A domani amore mio ti amo.”
Sarebbe bello ricevere una chiamata alle tre del mattino e sentirsi dire: “Scusa per l’ora, ma non riuscivo a dormire, perché mi manchi. A domani amore mio ti amo.”
Essere accecato dalla sua luce, ma volerla comunque raggiungerla.
Loro due, si che si amano. Ma sono strani, stare insieme è difficile per loro (passano più il tempo a litigare che a scambiarsi carezze e darsi baci), stare lontani era impossibile per loro due perché nonostante i litigi, i giorni passati a non parlarsi loro continuano ad amarsi e a cercarsi sempre in un modo o nell’altro per ritrovarsi ancora e ancora una volta stretti in quell’abbraccio senza fine.
L’ardore della passione si estingue lasciando libero arbitrio alla tentazione della carne in una totale aritmia dei sensi, dell’anima e della mente.
Tra le tapparelle il sole entra, lasciando le sue ombre zebrate sulle pareti in questa stanza taciturna. Dentro di me la voglia di restare ferocemente nuda, nel mio silenzio, che silenzio non è; l’anima parla e non sa smettere. Il cuore desidera. Il ventre che pulsa grande voglia di lui. Le mie braccia cercano avvolgersi nel suo abbraccio, mentre le bocche si cercano con desiderio di baciarsi e nutrirsi tra i nostri sospiri.
L’attesa paziente è il primo passo verso un grande risultato.
Vorrei essere una nuvola per guardarti tutto il giorno dall’alto, vorrei piovere e bagnarti e scivolare sulle tue labbra.