Mariagrazia Spadaro – Desiderio
Vuoto assordante con eco la tua assenza.
Vuoto assordante con eco la tua assenza.
Delle volte è più importante cercare di capire quello che non vuoi, per definire meglio, quello che realmente vuoi.
La spogliava con i pensieri, scorreva ogni curva del suo corpo, baciava ogni lembo di pelle. La possedeva senza sfiorarla, era dentro di lei, le apriva l’anima e vi affondava tutto il suo essere a respirarne l’odore. Poi i pensieri si fecero mani e labbra, sudore e gemiti, respiri e carne. Nulla più esisteva. Solo il desiderio, la voglia di aversi, di respirare quei pensieri che bruciavano, di consumare quella voglia che li teneva svegli, la notte.
Tra le tapparelle il sole entra, lasciando le sue ombre zebrate sulle pareti in questa stanza taciturna. Dentro di me la voglia di restare ferocemente nuda, nel mio silenzio, che silenzio non è; l’anima parla e non sa smettere. Il cuore desidera. Il ventre che pulsa grande voglia di lui. Le mie braccia cercano avvolgersi nel suo abbraccio, mentre le bocche si cercano con desiderio di baciarsi e nutrirsi tra i nostri sospiri.
Come si fa a non rendersi conto che se il cielo esiste e perché possiamo vederlo… Come si fa a non capire che tutto ciò che ci circonda è stato creato per darci la possibilità di ammirarne la bellezza… A volte capisco quanto sia speciale la capacità di vivere tutto come un dono e di non dare mai nulla per scontato.
Desiderare le stelle, l’irraggiungibile. Se fossi immortale, passerei l’eternità a rimpiangere la morte.
Il desiderio brucia di più che una colata di lava.