Guido Paolo De Felice – Desiderio
La tua diffidenza, i tuoi pugni chiusi, le tue cicatrici. La mia pazienza, i miei sorrisi, le mie carezze. I nostri occhi. Le nostre mani.
La tua diffidenza, i tuoi pugni chiusi, le tue cicatrici. La mia pazienza, i miei sorrisi, le mie carezze. I nostri occhi. Le nostre mani.
Voglio andare là dove i pigmenti colorano l’anima, nel posto in cui è mantenuta incontaminata l’eternità; tra i grandi monti laddove puro come bruma di bosco è rimasto l’animo umano.
Volli, sempre volli, fortissimamente volli!
Vorrei prendere di più a schiaffi la vita, senza che nessuno mi chiamasse sbruffone, vorrei ridere più spesso alla vita, in fondo non saremo in eterno, vorrei esser più leggero nelle decisioni, tanto tutto và come deve andare, ma ogni volta che non ci penso, tutto rimane così, pazienza,.
Non metterti in mostra ad ogni costo. Lasciati cercare, desiderare, sospirare. Lasciati trovare. Avrai addosso l’odore di un tesoro nascosto. Perché sei destinato per lei, che saprà riconoscerti, profumo di tutti i fiori più preziosi, ammirati e mai colti, che saprà dare un senso a tutta questa asfissiante attesa.
Mi sono sempre piaciute le gambe. È stata la prima cosa che ho visto quando sono nato. Ma allora stavo cercando di uscire. Da quel momento in poi ho sempre tentato di andare nell’altra direzione, ma con fortuna piuttosto scarsa.
Facile crearsi illusioni… continuiamo a credere che i desideri si avverino eppure ormai lo sappiamo che non è vero che le stelle cadono!