Daniele Licciardo – Desiderio
La tua pelle sulla mia e fuori tutto il resto,non voglio chiudere gli occhi, non adesso…
La tua pelle sulla mia e fuori tutto il resto,non voglio chiudere gli occhi, non adesso…
Ardiresti passare dalla dama agli scacchi!?Vorresti passare dal vedere un film al cinema alla prima della Scala!?Agogneresti abrogare il ballo della mattonella a beneficio del rock&roll acrobatico!?Allora molla un paio d’ore quella mummia di tuo marito e citofonami, interno 6, quando vuoi.
Non vedo l’ora! Magari se mi sporgo un poco…
A volte i desideri sono tanto impossibili che fanno paura: il mio è forse il più assurdo che si possa immaginare. Vorrei, vorrei, ma chissà forse avrei paura; vorrei rivederti qui ora accanto a me vivo, dolce e sereno come eri. Vorrei stringerti ancora e farmi stringere forte, forte in un caldo abbraccio.
L’anima fatica ad addomesticare il cuore, la ragione lo induce a riflettere gli occhi a fargli luce, inutilmente! Lui galoppa come un puledro selvatico saltando tutti gli ostacoli lo fa perché domato dalla passione!
Accarezzami, accarezzami ancora, come se fosse la prima volta. Fammi vedere che ci sei e riportami a vivere, a vivere di quell’amore, perché siamo fatti per amare, i nostri battiti parlano di noi.
Avevo bisogno di silenzio. Avevo bisogno di camminare da solo. Avevo bisogno dell’essenziale, e in montagna è più facile trovarlo.