Mariana Nechita – Desiderio
Perché non infrangi le tue onde su di me? Vorrei almeno una volta la tua brezza spumeggiante sulla mia pelle.
Perché non infrangi le tue onde su di me? Vorrei almeno una volta la tua brezza spumeggiante sulla mia pelle.
Ed è quella continua insoddisfazione che ci fa essere perennemente alla ricerca di quel qualcosa che non troviamo che ci rende infelici, incapaci di cogliere quei risultati che perseguiamo con l’ostinazione di chi crede di poter cogliere quel qualcosa che ci manca. Se solo ci accontentassimo, se solo smettessimo di cercare forse saremmo felici? Non è forse nel poco la vera gioia? Ma è forse la gioia da perseguire quell’estasi di un istante che si consuma come la fiamma consuma la cera di una candela? No, io non cerco la gioia, voglio solo per una volta guardare l’immensita del mare senza avere quell’ansia di dover andare.
Proibire senza educare o senza alcuna spiegazione logica e plausibile serve solo per alimentare l’istinto di trasgressione che fa parte della natura e della curiosità umana.
Il tempo affievolisce il tuo ricordo, la musica ha cambiato le proprie note, rendendo tutto irriconoscibile e diverso, il passo diviene sempre più pesante e l’ombra procede al mio fianco nell’attesa di cancellare ogni percorso intrapreso. Ogni tanto riaffiora qualche nota legata a frammenti di cuore che ancora stentano a ricomporsi.
Non vorrei che le mie poesie venissero ricordate a memoria, vorrei che fossero il letto sul quale gli amanti facessero l’amore.
Vorrei possedere una vera lampade di Aladino, per sfamare tutto il mondo, non solo di cibo, ma, e, soprattutto d’amore, quell’amore che manca, quell’amore che sfamerebbe, e vestirebbe il mondo! Quanto vorrei un attimo, possedere la lampada di Aladino!
Non tutto quello che si desidera, è ciò di cui si ha davvero bisogno.