Roland Barthes – Desiderio
Nella mia vita, io incontro migliaia di corpi; di questi io posso desiderarne delle centinaia; ma di queste centinaia, io ne amo uno solo. L’altro di cui io sono innamorato mi designa la specialità del mio desiderio.
Nella mia vita, io incontro migliaia di corpi; di questi io posso desiderarne delle centinaia; ma di queste centinaia, io ne amo uno solo. L’altro di cui io sono innamorato mi designa la specialità del mio desiderio.
È quel desiderio che ho dentro che mi crea forte dipendenza.
Lei quegli avanzi non li voleva. Perché quell’uomo lo amava, lo amava davvero, e se non poteva avere anche il suo cuore, allora, soltanto del corpo non sapeva che farsene.
Dura è la lotta contro il desiderio, che ciò che vuole lo compra a prezzo dell’anima.
I nostri corpi inaspettatamente compenetranti erano un incontro unico di carne e dolorose attese, inno ingiustificato a quella vita che finalmente ci aveva sorpreso. Sospesi in un abbraccio eterno, quella piccola stanza nel cuore di Roma era il nostro ritaglio di paradiso, il nostro improvviso riscatto da un’esistenza tiepida e senza tumulti. In quella stanza benedetta, vergine per noi, priva di qualunque orpello inutile, oltre all’ansare del nostro respiro, non c’erano altro che cielo e luce e quell’atto sessuale veniva a completare un amore che, ora, veramente, non veva bisogno d’altro.
Desideriamo spesso la solitudine perché la società non offre di meglio!
La cosa che ci dà più forza nell’esaudire un progetto deriva da quanto forte ed intenso sia il desiderio che anima la nostra mente.