Vittorio Alfieri – Desiderio
Volli, sempre volli, fortissimamente volli!
Volli, sempre volli, fortissimamente volli!
La spogliava con i pensieri, scorreva ogni curva del suo corpo, baciava ogni lembo di pelle. La possedeva senza sfiorarla, era dentro di lei, le apriva l’anima e vi affondava tutto il suo essere a respirarne l’odore. Poi i pensieri si fecero mani e labbra, sudore e gemiti, respiri e carne. Nulla più esisteva. Solo il desiderio, la voglia di aversi, di respirare quei pensieri che bruciavano, di consumare quella voglia che li teneva svegli, la notte.
E penso a passi sinuosi, lenti, ma che procedano in sintonia… passi armoniosi fatti da singoli movimenti in un unico verso, che siano passi bilaterali, che non si trasformino in un cumulo di movimenti senza senso il cui unico scopo è quello motorio. E voglio che tutto abbia enfasi ed armonia, entrambe allo stesso tempo: potrei cercarle facendo delle deviazioni e trovare tutto ciò altrove.
Se viaggiassi con altre due persone, certamente avrei acquistato altri due maestri. Scegli quel che c’è di buono nell’uno per seguirlo, e quel che c’è di cattivo nell’altro per correggermi.
Mi piacerebbe avere una cura per i pezzi di scacchi che chiamiamo umanità.
Vorrei un paio d’ali, per poter spiccare il volo quando ne ho bisogno,quando l’aria diventa pesante e non ce la fai a sopportare la gente.
Non ci si sente a posto mandando soldi ai terremotati di Haiti, ogni bambino è unico, ha bisogno di amore, io cercherò di adottarlo se mi è possibile l’unico modo per fare effettivamente qualcosa, già ne ho due e sono felicissima.