Rosa Ramirez – Destino
Guardo la mia vita da lontano, perché ho paura di quello che può capitare un domani.
Guardo la mia vita da lontano, perché ho paura di quello che può capitare un domani.
Il destino di ogni essere umano è tracciato fin dalla sua nascita. Anzi fin dal suo concepimento e oltre; da sempre. La sua esistenza corre lungo un binario predestinato; più o meno diritto, più o meno tortuoso. La sua vita è una parabola più o meno corta, più o meno lunga. Più o meno felice, più o meno infelice. Essa, nonostante il libero arbitrio, è immutabile; così è scritto da sempre nel grande libro della vita che esiste fuori dal tempo e non ha ne principio, ne fine. Noi, poveri mortali, non possiamo conoscere il senso del nostro essere; lo sapremo soltanto quando ci sarà concesso di aprire gli occhi e la mente per prendere visione del grande disegno divino.
Niente avviene per caso, tutto è programmato e deciso da un potere più grande.
La mia vita ormai era incerta come una partita a dadi. E se fosse uscito il numero perdente?
Solo il tempo sa, solo il tempo può far luce a certe domande. Forse per svelarsi aspetta solo che siamo pronti ad accettare le risposte.
E proprio quando pensi di aver finito di vivere, che è proprio li che incomincia la vita.
Attendeva il giorno in cui il gelo dell’inverno avrebbe lasciato il posto al tepore del sole d’estate e le stagioni del suo cuore avrebbero ripreso il loro naturale ritmo.