Rosario Magrì – Destino
Se un uomo riesce a spremere dalla propria vita un succo di bellezza o di sapienza è già un privilegiato. Qualunque sia la sua sorte.
Se un uomo riesce a spremere dalla propria vita un succo di bellezza o di sapienza è già un privilegiato. Qualunque sia la sua sorte.
È triste pensare che la debolezza di alcuni diventi la forza di altri.
Si può ingannare chiunque per soddisfare un proprio desiderio. Ma colui che pensa di poter raggirare il destino decreterà il proprio insuccesso.
Può forse essere vero quello che va contro millenni di oppressioni, realtà nascosta e ipocrisia difesa con ogni altrui vita, e che il delitto spiega; l’oscenità degli angeli bianchi e gli angeli neri, furiose belve assassine dietro la maschera che rappresenta la vera forma e le vere intenzioni del Padrone, è l’unica cosa che svolge la storia del Mondo. Nell’ingordigia della Razza divina che l’ingannatore mandato sulla terra già cercò di costruire, sta tutto il male che odia e agisce nascostamente, e tutto vuole. La scaltrezza certo aiuta Dio, suo figlio e i suoi angeli, essendo probabilmente forme di vita più evolute. Ma questa volta… non è che sia diverso? Il limite di quello che dopotutto è una creatura (e sempre resterà tale), non è forse un male più grande di lui perpetrato da lui stesso? Non sono forse le conseguenze che già superano la materia, che quest’essere chiamato “Dio” ha cercato di scavalcare con il male, l’abuso, l’ipocrisia? Da creatura a creatura: non è questa volta un sopruso che ti sovrasta, sottilmente ingestibile nel tempo che perderà ogni vita nelle vane angherie senza rimedio?
Reputo l’uomo capace di qualsiasi cosa, anche di procurarsi grandi sventure, incolpando spesso il destino cui non crede perché troppo intelligente da cedere al mediocre di un piano superiore da lui mai considerato.
Il destino é un’invenzione dei vigliacchi e dei rassegnati.
Non temere che la fine del mondo arrivi oggi. In Australia è già domani.