Rosaria Brancato – Destino
Lascia al destino le scelte, per te tieni l’ebbrezza di viverle.
Lascia al destino le scelte, per te tieni l’ebbrezza di viverle.
Che baraccone da circo, la vita: saltimbanchi, pagliacci, giocolieri, equilibristi, domatori, contorsionisti ed illusionisti… e poi ci sono i trapezisti, i migliori, perché sono quelli che osano, quelli che sfidano l’impossibile, quelli che vedono il mondo dall’alto e che ammutoliscono di meraviglia chi dal basso li sta a guardare.
Il destino non scrive mai libri che ha già letto e di cui conosce bene la trama, ma ama improvvisare istante per istante e scrivere parole con l’inchiostro dell’imprevedibilità.
Quando mi guardo indietro non vedo un passato, ma tutto il futuro che mi ha condotto in alto alla spalla dalla quale lo guardo.
La gelosia non è amore, è solo una malattia morbosa chiamata possessimania. A lungo andare…
Un giorno tutto avrà il senso che cerchi, ma quando arriverà quel momento, tu non ne avrai più bisogno. Vivi.
Il destino di ogni essere umano è tracciato fin dalla sua nascita. Anzi fin dal suo concepimento e oltre; da sempre. La sua esistenza corre lungo un binario predestinato; più o meno diritto, più o meno tortuoso. La sua vita è una parabola più o meno corta, più o meno lunga. Più o meno felice, più o meno infelice. Essa, nonostante il libero arbitrio, è immutabile; così è scritto da sempre nel grande libro della vita che esiste fuori dal tempo e non ha ne principio, ne fine. Noi, poveri mortali, non possiamo conoscere il senso del nostro essere; lo sapremo soltanto quando ci sarà concesso di aprire gli occhi e la mente per prendere visione del grande disegno divino.