Raffaele Caponetto – Destino
Donna vuol dire felicità, ma anche disgrazia. Dipende da quello che hai estratto dal bussolotto targato destino. Attento perché ogni cento palline, novantanove sono nere e soltanto una è bianca.
Donna vuol dire felicità, ma anche disgrazia. Dipende da quello che hai estratto dal bussolotto targato destino. Attento perché ogni cento palline, novantanove sono nere e soltanto una è bianca.
E non riesco più a tremare sotto queste lenzuola di polvere, dove anche il buio plagia il silenzio con l’accattivante attenzione di un avvenire in superficie. E non guardo più gli stessi giorni, non ascolto più le solite ore passare, ma nonostante tutto so ancora guardare avanti e lontano, pur restando immobile, eretta controvento sotto un cielo senza luce.
Tutte le donne diventano come le loro madri. Questa è la loro tragedia. Gli uomini no. E questa è la loro tragedia.
Quando ho iniziato ad esercitarmi alla guida automobilistica, lo facevo con una Fiat topolino d’epoca. Questa vettura era equipaggiata con tre ruote originali, mentre la quarta ruota era di una Fiat 1100. In questo vedo un’analogia con il governo del premier Letta.
C’è chi pensa o rimpiange il passato, chi vive rincorrendo il futuro, perdendosi l’unica cosa certa: il presente.
Nell’arco di una vita, per quanto lunga sia, ci sono solo pochi attimi di felicità.
La barchetta Italia accoglie tutti; bianchi e neri, belli e brutti. Attenzione alle bordate al…