Raffaele Caponetto – Destino
Donna vuol dire felicità, ma anche disgrazia. Dipende da quello che hai estratto dal bussolotto targato destino. Attento perché ogni cento palline, novantanove sono nere e soltanto una è bianca.
Donna vuol dire felicità, ma anche disgrazia. Dipende da quello che hai estratto dal bussolotto targato destino. Attento perché ogni cento palline, novantanove sono nere e soltanto una è bianca.
La nostra esistenza somiglia al sortilegio di una strega. Non sai quando ti bacerà la fortuna né quando ti si abbatterà addosso la disgrazia. L’unica concessione che avrai sarà quella di abituarti all’improvvisa ricchezza o rassegnarti all’improvviso dolore, ignorandone i tempi di durata.
Le spine che il destino ci conficca nell’animo ci segnano per tutta la vita, neanche il tempo può cancellare queste ferite; ma il canto di una donna, il sorriso di un bambino e l’amore di una mamma sono balsamo per lenire ogni dolore.
Cuore nero, riso in bocca; è dolore che trabocca.
Passo dopo passo… percorro la via che mi apre il destino.
Se qualcuno mi svelasse tutto subito, smetterei di essere un uomo! Non ho intenzione di vivere una vita scontata.
Chi vuole fuggire? Io non di certo, anzi, rincorro qualcosa che mi è davanti: il tempo. E cerco di stare dietro la sua scia, con la speranza di raccogliere ciò che esso mi riservi.