Raffaele Caponetto – Destino
Donna vuol dire felicità, ma anche disgrazia. Dipende da quello che hai estratto dal bussolotto targato destino. Attento perché ogni cento palline, novantanove sono nere e soltanto una è bianca.
Donna vuol dire felicità, ma anche disgrazia. Dipende da quello che hai estratto dal bussolotto targato destino. Attento perché ogni cento palline, novantanove sono nere e soltanto una è bianca.
Ha ragione Beppe Grillo nell’affermare che il Paese va a pezzi. Quotidianamente si verificano suicidi di gente disperata che non ce la fa più. Il governo pensa di avere salvato la faccia spostando il pagamento dell’imu di tre mesi. La montagna ha partorito il topolino. Tutto fumo e niente arrosto. Se non siete capaci di governare il Paese, traetene le conseguenze e andate a casa.
Avevo perso le speranze, ma il destino mi ha fatto capire che mi stavo sbagliando. Me lo ha fatto capire in malo modo, sprigionando tutte le sue ire, ma ora dico che ne è valsa la pena e quel modo era l’unico in grado di darmi un prepotente scossone. Mi sta regalando persone che non mi sarei nemmeno lontanamente sognata di aver accanto, quelle persone fatte su misura.
Ci sono persone il cui destino ha deciso di farle incontrare, e ci sono persone il cui destino ha deciso di farle evitare, ma a volte il destino è così stronzo, da far incontrare le persone che dovrebbero evitarsi, e da far evitare le persone che dovrebbero incontrarsi.
Non starò certo ad aspettare che il mio destino venga scritto senza il mio consenso.
Si nasce piccoli per diventare grandi.
Io e questo temporale improvviso sappiamo da dove veniamo, ci facciamo compagnia nell’attesa che tutto si compia da molto lontano, perché è sempre da lontano che sono arrivate le realtà più belle e importanti della mia vita.