Milly Galati – Destino
Mi è capitato spesso ultimamente di inciampare nel mio destino.
Mi è capitato spesso ultimamente di inciampare nel mio destino.
Che cosa vuole diventare l’Uomo, da cosa vogliono fuggire i Santi, rapendo, tenendo prigioniero e macellando il Fuoco Segreto per moltiplicarsi da esso? Il Creatore? Per creare cosa? Il cibo bruciante da apparenze splendide e menti acute, ma la carne mortale non può reggere sotto un siffatto potere. Resisterà un milione di anni, forse un miliardo, ma dopo indecente condotta davanti alle creature di altre stelle, nei maligni e malfidati consigli del Maestro, la Maschera, Gesù, che ha voluto salvare la Maddalena, la Rosa, volendosi rendere immortali (l’odio a quanto pare è sconfinato in pazzia), si sono condannati, lo spirito e la materia arderanno come torcia in un ultimo e insanabile singulto di tenebra.(Non cuore d’inchiostro, ma Mente Scientifica. Non il desiderio di spostare gli oggetti col pensiero, ma il desiderio di onestà e di ottenere le cose con le proprie forze, salverà i discepoli. Nessun maleficio può cambiare la verità, non per moralità, ma per sopravvivenza.)
La vita è appesa ad un “filo” che può essere la “speranza” o la lotta per la “sopravvivenza”.
Io sono come sono, potrò forse migliorare, ma io sono io e nessuno può cambiarmi, neanche per amore.
Decidi cosa vuoi essere nella vita, poi afferra tra le mani il tuo destino e corri sulla strada della vita.
Il destino contempla l’anima di qualcuno perché vuole donargli l’eternità e per farlo distrugge un attimo incancellabile.
Lascio sempre il segno dove passo, lascio sempre qualcosa di me dove sono stato, e mi fermerò solo quando saprò che il mio viaggio è giunto a termine.