Andrea Puccio – Destino
Se una cosa è destinata ad essere, sarà.
Se una cosa è destinata ad essere, sarà.
A me m’ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran. Non c’é una ragione. Perché proprio in quell’istante? Non si sa. Fran. Cos’é che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C’ha un’anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un’ora, un minuto, un istante, è quello, fran. O lo sapevano già dall’inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto tra sette anni, per me va bene, okay allora intesi per il 13 maggio, okay, verso le sei, facciamo sei meno un quarto, d’accordo, allora buonanotte, ‘notte. Sette anni dopo, 13 maggio, sei meno un quarto, fran. Non si capisceÈ una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto. Quando cade un quadro. Quando ti svegli un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale e leggi che è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio. Quando, in mezzo all’Oceano, Novecento alzò lo sguardo dal piatto e mi disse: “A New York, fra tre giorni, io scenderò da questa nave”.Ci rimasi secco.
Potresti condividere anni con una persona e scoprire di averlo fatto solo per copione, potresti condividere minuti con un anima e capire che la conosci da sempre.
Le anime simili si trovano senza nemmeno cercarsi, si respirano anche stando in silenzio, il destino ha deciso per loro. Doveva essere così. Le cose belle capitano a caso.
Mi chiedevo come mai persone così simili possano farsi danni gravi, e persone apparentemente lontanissime, migliorarsi in modo così spettacolare; mi chiedevo se c’era una regola dietro tutto questo o solo il caso, se era un effetto permanente o temporaneo.
Tutti moriranno perché è destino di tutti gustare la vita e la morte.
Una scelta non rappresenta mai ciò che vorremmo che fosse… c’è sempre qualcosa che non possiamo controllare anche in quello che scegliamo.