Antonella Mele – Destino
Vita e morte sono femmine. E tutte e due sono tormenti.
Vita e morte sono femmine. E tutte e due sono tormenti.
Il destino ci ha allontanati solo perché un giorno possa rendere stupendo, più di quanto lo sarebbe stato, l’attimo in cui ci ritroveremo.
Non c’è più niente per noisiamo tagliati fuorivitasocietàmondo di merdapossiamo solo affogarciil fine settimana attendiamoper morire annegati.
Sarebbe andando anche meglio di quanto si potesse sperare. Ma dopo l’infausto 1999 tutto è perduto nell’ipocrisia dell’autorità celeste, nella morte e caduta di ogni cosmo e realtà, che il Creatore ha il coraggio e la pazzia di chiamare vita.
La sera, come tutte le sere, venne la sera. Non c’è niente da fare: quella è una cosa che non guarda in faccia a nessuno. Succede e basta. Non importa che razza di giorno arriva a spegnere. Magari era stato un giorno eccezionale, ma non cambia nulla. Arriva e lo spegne. Amen. Così anche quella sera, come tutte le sere, venne sera.
Molto del destino di ciascuno dipende da una domanda, una richiesta che un giorno qualcuno, una persona cara o uno sconosciuto, rivolge: d’improvviso uno riconosce di aspettare da tempo quella interrogazione, forse anche banale ma che in lui risuona come un annuncio, e sa che proverà a rispondere ad essa con tutta la vita.
Non aspettare che arrivi il tuo destino… costruiscilo.