Lailly Daolio – Destino
Puoi stare anni, mesi, giorni, ore e minuti ad attendere quel qualcosa, ma quel qualcosa arriva come e quando decide lui. E che tu ti sia stancato o no di aspettarlo, ti lascia sempre e comunque sbalordito.
Puoi stare anni, mesi, giorni, ore e minuti ad attendere quel qualcosa, ma quel qualcosa arriva come e quando decide lui. E che tu ti sia stancato o no di aspettarlo, ti lascia sempre e comunque sbalordito.
Il peggio l’ho lasciato per ultimo. Possiamo declassificare la Principessa riportandola semplicemente alla vecchia Eva Hodges, sesso femminile, età anni quattro, ceppo caucasico. Nel tardo pomeriggio la sua carrozza si è ritrasformata in una zucca con quattro topi a tirarla. A guardarla, la si sarebbe detta perfettamente normale, nessuna traccia di raffreddore. È giù, certo: le manca la mamma. A parte questo, appare perfettamente normale. E invece se l’è beccata. Dopo pranzo la pressione ha prima registrato un calo, poi una risalita: questo è l’unico mezzo diagnostico che Denninger è riuscito fino a questo momento a escogitare. Prima di cena Denninger mi ha mostrato i vetrini del suo espettorato – come incentivo alla dieta, i vetrini dell’espettorato sono ineguagliabili, credetemi – e sono pieni di quei germi a ruota di carro che, dice lui, non sono affatto germi ma incubatrici. Non riesco a capire come sia possibile che lui sappia dov’è quest’affare e che aspetto ha, eppure non sia in grado di bloccarlo. Mi propina un sacco di paroloni, ma secondo me non capisce nemmeno lui.
Immagino la vita come una lunga passeggiata con tanti incroci, divieti, e sensi unici. Credo che la felicità o l’infelicità sia determinata propio dalla scelta che decidiamo di fare in questo percorso, a quale svincolo uscire. Non mi rattrista tanto la consapevolezza del propio errore, fà davvero male a metà percorso, accorgersi che sia un altra persona a condurti nella direzione avversa! E il destino ad esserne un po’ complice!
Uno si fa il proprio destino, l’altro lo trova bell’e fatto.
Se sapessi il mio destino, sarei la persona più felice del mondo!
Il destino: rincorrere una vitae trovarsi travolti da un’altra!
Non ho scelte, se vado via perdo tanto, ma se resto finirò col perdere anche quel poco che mi è rimasto.Si può scegliere di non scegliere?