Diego Banterle – Destino
La morte sente per telefono la felicità.
La morte sente per telefono la felicità.
Odio, odio, odio in ogni dove, negli angeli che vogliono l’immortalità, in Dio che vuole aumentarla nei Figli, nei santi che vogliono convertire e inglobare nel Mondo sempre più spirito per renderlo splendido e eterno. Odio in ogni dove, oltre l’umano.
Possiamo diventare i padroni del nostro destino quando avremo finito di atteggiarci a suoi profeti.
Non provo nessuna invidia per il segreto creatore del secondo peccato originale. Non vorrei cioè il suo posto. Risentimento forse, per aver ucciso il vero creatore e privato l’universo, per effettiva invidia, della vera giustizia e del vero Bene, per esorcizzare dal mondo la sua dovuta, onesta ed effettiva presenza e sostituirli con l’impostura. Ma questo è destino, non poteva essere diversamente, perché il diavolo per sua natura non può che agire secondo quello che è veramente.
Ognuno di noi decide quale strada percorrere. Lo chiamano destino, fortuna, occasioni, coincidenze. Io le chiamo scelte.
Se sapessi che giro fa la fortuna la rincorrerei io stessa pur di prenderla a calci.
Ho capito quanto le persone sono diversemille discorsiil profumoagisceil silenzio si gustale persone sono diversecazzo che belloio ti odioe anche tuallora ti amo.