Lailly Daolio – Destino
Spesso ci fissiamo a scrutare un solo punto del nostro orizzonte, dimenticandoci che esistono altri punti cardinali, altre prospettive e di conseguenza altre vedute.
Spesso ci fissiamo a scrutare un solo punto del nostro orizzonte, dimenticandoci che esistono altri punti cardinali, altre prospettive e di conseguenza altre vedute.
L’umanità è di fronte tutti i giorni al destino quanto esso è di fronte all’umanità: l’umanità si pone sempre il quesito in merito a ciò che gli riserverà il destino, mentre la domanda più ovvia dovrebbe porsela il destino chiedendosi cosa gli riserverà l’umanità.
Morti saremo tutti uguali, perciò sarebbe bello partire alla pari quando nasciamo.
A che pro rapire e uccidere per qualche millennio di abbondanza spirituale e materiale, se poi a causa di questo abuso finirà tutto nel Nulla assoluto, le Galassie disperse e annullate nello stomaco dell’avidità e dell’ipocrisia, senza più la più vaga coscienza di esistere?
Perché ci sia il sereno è necessario che prima ci sia la tempesta. Tu sei stato il mio caos. Dopo di te il sereno.
Ho terremoti interiori che mi sconquassano, mi rivoltano l’anima, il cuore e i pensieri, ma poi tra una scossa l’altra mi assesto.
E quando una persona a cui tieni ti regala il suo pensiero, per farti addormentare col sorriso, non hai nemmeno bisogno di sognare, perché quel sogno lo stai già vivendo.