Antonio Cuomo – Destino
Li chiamano vagabondi, io li ho sempre visti come i messaggeri dell’anima. Fermatevi e Ascoltate i loro silenzi!
Li chiamano vagabondi, io li ho sempre visti come i messaggeri dell’anima. Fermatevi e Ascoltate i loro silenzi!
L’attimo lucente non lo trovi, nessuno lo regala, non arriva per caso, il momento bello si ruba al tempo.
Vorrei tanto che un amore, fosse per sempre un fiore.
Ho accarezzato sogni che non sono mai divenuti realtà, ho combattuto demoni pensando di esserne uscito vincitore, ho percorso sentieri ispidi che mi hanno lasciato ferire profonde, ho camminato fianco a fianco con la vita immaginando il giorno in cui ci saremmo divisi, ho ricevuto tutto ciò per cui valga la pena vivere “l’Amore” e l’ho riposto nel mio cuore.
Si scrive per i più disparati motivi. Si scrive per acquietare la paura, per imparare a scrivere, si scrive perché si ha un bel modo di scrivere, si scrive per vanità, per soldi o per fama, o si scrive per nessun motivo particolare. Poi arriva un momento in cui si scrive perché si capisce che il Mondo o il destino o la verità, amano quelle parole come la matematica “ama” un’equazione ben svolta. E come si può non ricambiare?
È stravolgente il destino: la tua anima mite passeggia nei viali sereni della vita, ma all’improvviso e involontariamente ti ritrovi ingarbugliato nei fitti cespugli dell’amore e non puoi fare a meno di essere assorbito, sospinto da quel magistrale e ignoto percorso fatto di sogni e passioni, ma anche dolori!
Il pensare sfinisce l’agire.