Rossella Porro – Destino
È un amaro destino non avere nessuno per cui valga la pena piangere.
È un amaro destino non avere nessuno per cui valga la pena piangere.
Questo bisogno incessante che hanno di sapere ciò che sono, ciò che sento, mi uccide. Definire ogni mio pensiero, ogni mio battito di ciglia, ogni mio respiro con parole che racchiudano in un recinto il mio mondo mi sfinisce. Sono, so di essere: ecco quello che so per certo, per il resto lasciate che i miei occhi vi raccontino di ieri, che il mio sorriso vi parli di oggi, che le mie mani vi disegnino il domani. Lasciate che io sia il mio silenzio, che le parole non udite giungano al cuore perché il silenzio ha voce, ha orecchie e braccia più di qualsiasi parola.
Il destino è come quel maledetto sassolino che mi ha frantumato il parabrezza in autostrada… mentre però io correvo a duecento all’ora…
Ci sono persone che fingono di amarsi per una vita intera, e altre che per una vita intera non riesco ad ammettere di amarsi.
La caparbietà e la testardaggine ti porteranno lontano, o ti impediranno di andare oltre.
Non si può godere del dolore altrui se non si è certi del proprio destino.
Puoi tentare di immaginarti ogni minima variazione su come potrà essere il tuo futuro, ma una cosa è certa: non indovinerai mai.