Giuseppe Catalfamo – Destino
La vita umana è una forma molto complessa.Destinata a “sciogliersi” come i migliori complessi.
La vita umana è una forma molto complessa.Destinata a “sciogliersi” come i migliori complessi.
Raccapriccio pensando l’immenso dolore di quella “povera” Donna che partorì Dio.Spero sia ermafrodito.
Sono i riflessi dei tuoi occhi, magicamente proiettati oltre che amo. La morbidezza fresca delle tue labbra amo. Adoro quando mi guardi con le labbra e mi parli con gli occhi.
Desolanti notizie di furia della natura. Con essa crolla anche la timida voglia di alzare rivolte speranze a un Dio che tutto permette. Non lasciamoci travolgere dagli eventi, ma affrontiamoli con la consapevolezza che il nostro privilegio alla vita è un continuo motivo di aiutare chi ha bisogno di noi.
Lacrime non devi versare, madre, sorridi ch’io muoio, danza col mio tempo che diventa infinito.
La carne di cui sono fatto non conosca riposo, sollievo, estasi o tregua se la stessa che mi compone non combatta, con l’ultima delle cellule che la compone, a cambiare la più grande convenzione del genere umano: “il destino”.Non esiste il destino; esiste la molteplicità di “opere, fatti, parole, comportamenti” e l’essere nella sua infinita espressione concettuale convenzionale, bigotta e retrograda che “il destino” prende senso a cui noi attribuiamo le colpe o le fortune della nostra vita.Il destino è la conseguenza dell’essere umano che con il suo limite fatto di una materia, spesso, non alimentata, la stessa, che con altra materia nell’implosione esistenziale chiamata miseramente “destino”.
Tutto ciò che ci succede che non è dipeso da noi, è il meglio per noi…