Philip Pullman – Destino
Tutti siamo soggetti al fato. Però tutti dobbiamo agire come se non lo fossimo. O morire di disperazione.
Tutti siamo soggetti al fato. Però tutti dobbiamo agire come se non lo fossimo. O morire di disperazione.
Gli uccelli, quando arriva il momento mollano tutto e vanno via. Chissà perché noi no.
Siamo legati con invisibili vincoli ai nostri timori. Siamo il burattino e il burattinaio, vittime delle nostre aspettazioni. Fili serici fan muovere braccia e gambe che ricadono flosce e inerti. Balliamo seguendo la musica delle nostre paure, corpi rattrappiti in se stessi, bambini che si nascondono fingendo di credere che sotto quel masso dietro a quell’albero non importa dove, in ogni luogo qualcosa si sottragga al nostro dominio. Siate padroni di voi, penetrate nel vostro essere per cogliere il battito della vita. Spezzate i vincoli che v’inceppano, allungate la mano per afferrare l’ignoto, avventuratevi nel buio spalancate le braccia all’abbraccio dell’aria, fatene un paio d’ali per librarvi in cielo.
Solo chi accetta il proprio destino, può essere in grado di cambiarlo.
Sovente il caso dona gratuitamente dalla porta del giardino ciò che si dà con tutto il cuore dalla porta di casa.
Quello che fa finire in macerie regni ritenuti da sempre incrollabili e immortali, non è la paura, è la testardaggine.
Si può solo dire nulla: destinazione e destino di ogni discorso.Ma solo questo nulla è proprio quel che si dice.La verità del discorso intesa come esperienza stessadel suo errore. Altro non resta che, in tutto abbandonolasciarsi comprendere dal discorsosenza la nostra volontà di intenzione.”Codesto solo oggi possiamo dirti:ciò che non siamo, ciò che non vogliamo”.E Nietzsche mutuato non distinguo da Montale.