Angela Cicolari – Destino
Il cuore che sapeva troppo, lo sa ancora, e dal vuoto mormora nell’oggi e nel domani: le fauci fameliche sbranano loro stesse, la montagna del Tonante è crollata!
Il cuore che sapeva troppo, lo sa ancora, e dal vuoto mormora nell’oggi e nel domani: le fauci fameliche sbranano loro stesse, la montagna del Tonante è crollata!
Qualsiasi cosa sia successa ieri, qualunque possa succedere oggi, la parte più importante del tuo viaggio sarà quella che verrà.
Molte volte mi chiedo come sarebbe stato se invece di prendere quella strada ne avessi presa un’altra, se invece d’incontrare i tuoi occhi avessi guardato il cielo. Se non t’avessi mai detto di baciarmi dove saremmo ora? Destino, scelte che mi hanno portato qui, consapevole che bastava cambiar direzione per non conoscere la tua pelle, non tenere la tua mano nella mia. Un bivio dove una strada portava il cammino della vita, quella che scelsi io portava alla scoperta del nome dell’amore.
La statistica non pone limiti alla sfiga.
Alcune scelte non te le toglierai mai più via dalla pelle, ed è inutile: continueremo sempre a seguire il cuore e il suo destino, per poi ritrovarci ancora su altre mille strade fatte di incertezze.
Spesso si incontra il nostro destino sulla strada presa per evitarlo.
Più che della “sindrome di Stoccolma” dovrebbe preoccuparsi della “sindrome cinese”.