Aristotele – Destino
È probabile che l’improbabile accada.
È probabile che l’improbabile accada.
Se il nostro destino deve condurci alla morte, meglio andarsene piccoli quando non si è ancora conosciuto il dolore e l’odio.
Ci sono voci e voci. Incontri migliaia e migliaia di persone, lungo il percorso della nostra strada. Ma poi, improvvisamente, arriva quella melodia che ferma il tempo. Percepisci qualcosa di diverso. Ed è proprio lei; la voce che suona il tuo destino.
I parenti non sono quelli anagrafici ma coloro che ti stimano.
Iudico che fortuna sia arbitra della metà delle azioni nostre, ma che etiam lei ne lasci governare l’altra metà, o presso, a noi.
Forse un giorno riuscirò a capire il disegno del destino. Riuscirò a capire perché manca sempre un pezzo per terminare l’opera della vita. Riuscirò a comprendere perché esistono “indifferenze che spezzano il respiro”. Riuscirò a capire, dove si nasconde la chiave che apre la porta della felicità. Forse nel mio cuore ho già compreso, ma ho solo paura di ammettere il mio pensiero.
Secondo me tutte queste congetture sull’amore, queste tecniche per conquistare e i metodi per trovare la persona giusta, non servono a niente. Credo nel destino.