Sigmund Freud – Destino
L’anatomia é il destino.
L’anatomia é il destino.
Il “destino” altro non è che un pretesto per coloro i quali non riescono a “guidare” la propria esistenza. Un grande uomo non assiste da spettatore al fluire degli eventi bensì muove i fili di quella “caotica marionetta” chiamata vita, essa viene determinata dalle opportunità che cogliamo e soprattutto da quelle che ci lasciamo sfuggire perciò diventa fondamentale non impantanarsi nei rimpianti, mettersi al volante e spingere sull’acceleratore, avendo come unica meta l’amore. Già, perché lui, privo di ogni logica, non accetta la staticità di “binari” imposti dal fato.
Il destino non è già scritto dalla nascita, lo decidiamo noi.Quindi non rimpiangere una scelta fatta usando come consolazione “se è andata così sarà il destino” perché non è il destino che ha scelto, sei tu.
Se il destino non mi segue ne troverò un altro che vada dove voglio io.
Gli assassini che vedono un futuro roseo è solo perché hanno gli occhi velati di sangue.
Tutto che è “materia” nasce e muore per rinascere ancora ed ancora, non importa dove o quando, completando così le diverse fasi dei suoi cicli di vita fisica. È l’immutabile legge dell’universo… nessuno riesce a cambiarla.
Gran bella fregatura il destino: Ci fa incontrare le persone giuste nei momenti più sbagliati e incasinati e ci mette di fronte le persone più sbagliate nei momenti migliori. Se solo potessi lo prenderei a calci in culo!