Anonimo – Dillo in sei parole
Una dolce agonia che chiamano amore.
Una dolce agonia che chiamano amore.
Da Carmelo Bene, abbiamo appreso l’arte del disapprendere,dello sperpero dell’arte, della generosità autentica di chi è uscito dalla catena di montaggio. Dobbiamo a questo genio la lezionedi un arte che non consola, che non si arruffiana con il potere,che considera l’individuo non come facente parte di un socialecatalogato e omologato. Quando lo ascolti non sai cosa voglianodire quei testi. Il fatto è che nell’istante in cui Carmelo Benepronuncia una parola, in quell’istante, tu sai cosa vuol dire,un istante dopo: non lo sai più. Così il significato del testoè una cosa che percepisci, si, ma nella forma aereadi una sparizione. Lui diventa quelle parole e quelle parolenon sono più parole, ma voce. E suono che accadediventa ciò che accade, e dunque tutto… e il resto non è più niente.
Fai in modo che la tua vita sia frizzante come il rock, passionale come un tango ed emozionante come un lento.
Al potere importa che la massa resti ignorante e che vada a scuola non per apprendere quello che le interessa ma quello che non le interessa.
In pari causa turpitudinis, melior est condicio possidentis.A pari condizioni in una controversia turpe, chi detiene la cosa è in condizione di vantaggio.
Quando una persona sa come sorprenderti, ti ha già conquistata.
Iniuria illata iudici videtur ipsi regi illata. L’aggressione fatta al giudice è come se fosse fatta al re.