Michele Sannino – Felicità
La felicità, sono le braccia di chi ti stringe sul suo cuore.
La felicità, sono le braccia di chi ti stringe sul suo cuore.
In memoria di quello che è stato e di quello che poteva essere. In memoria di ciò ero e ancora sono, anche se non è come avrei voluto. In memoria di cosa, di chi? Di questo cuore che, anche stanotte, rivive quei desideri nascosti in fondo al mio cuore.
Le stagioni dal vento del tempo son volate via. Ed eccoti qui luglio, con i nostri desideri, con le nostre aspettative. Buon estate a tutti voi.
Il modo più facile per essere infelice è aspettare qualcuno che ti renda felice.
Nulla invecchia come la felicità.
Non vi è né felicità né infelicità a questo mondo, è soltanto il paragone di uno stato ad un altro, ecco tutto. Quegli solo che ha provato l’estremo dolore è atto a gustare la suprema felicità. Bisognava aver bramato la morte, Maximillien, per sapere quale bene è vivere. Vivete dunque e siate felici, figli prediletti del mio cuore, e non dimenticate mai che, fino al giorno in cui Iddio si degnerà di svelare all’uomo l’avvenire, tutta l’umana saggezza sarà riposta in queste due parole: aspettare e sperare.
Crediamo di avere dimenticato. Ma basta un nulla che ci porta a ricordare.