Gianluca Frangella – Felicità
Non sempre la felicità si manifesta attraverso il ridere o il sorridere; delle volte la felicità di un individuo si cela nella sua tranquillità.
Non sempre la felicità si manifesta attraverso il ridere o il sorridere; delle volte la felicità di un individuo si cela nella sua tranquillità.
Il primo amico di ogni individuo è il suo “Io” riflesso nella fantasia.
Io non ho più voglia di salvare nessuno che non voglia essere salvato. Ho voglia di amare chi ha la mia stessa voglia d’amore sulla pelle, chi sa riconoscerla. Forse questo è il punto di svolta che ci rende finalmente felici.
La felicità spacca le regole. Corre il rischio di perdere tutto e se si perde riparte da zero e ritrova la strada.
Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino. Di cos’altro necessita un uomo per essere felice?
Immaginare la felicità di una vita piena di amore, morendo dentro se stessi, e immaginarla ancora.
Ogni bambino nasce felice.Ogni bambino nasce innocente e meraviglioso. Ma poi accade qualcosa e tutti quei bambini meravigliosi si perdono; la loro innocenza viene distrutta.Tutta la loro felicità si trasforma in disperazione. Osserva un bambino che raccoglie conchiglie sulla spiaggia: è più felice dell’uomo più ricco del mondo. Qual è il suo segreto?Quel segreto è anche il mio. Il bambino vive nel momento presente, si gode il sole, l’aria salmastra della spiaggia, la meravigliosa distesa di sabbia.È qui e ora. Non pensa al passato, non pensa al futuro.E qualsiasi cosa fa, la fa con totalità, intensamente; ne è così assorbito da scordare ogni altra cosa. Il segreto della felicità è tutto qui: qualsiasi cosa fai non permettere al passato di distrarre la mente e non permettere al futuro di disturbarti.