Ada Roggio – Felicità
Piccoli gesti per rendermi felice. Piccoli sussurri per darmi la gioia. Piccole carezze per sentirmi viva.
Piccoli gesti per rendermi felice. Piccoli sussurri per darmi la gioia. Piccole carezze per sentirmi viva.
Spesso la felicità non è nell’ottenere ciò che si desidera, ma nel desiderare ciò che non si ottiene.
Un intenso profumo di caldarroste si espande per tutta la villetta. Un ceppo di faggio scoppietta allegramente nel rustico caminetto. Sul tavolo della cucina, in mezzo a stoviglie, piatti, bicchieri e una bottiglia di Gamay mezza piena, vino rosso valdostano; troneggia il cestello pieno di funghi e bacche rosse e gialle raccolti nel vicino boschetto. Mentre la moglie, durante questi giorni di festa, si è sbizzarrita a preparare tipiche ricette natalizie valdostane: costolette alla Valdostana al tartufo bianco, carbonata Valdostana, crespelle e crepes alla Valdostana e non ultima la zuppa alla Valpellinentze; il marito intrattiene i due figliuoli che giocano felici con il trenino e la casa di Barbie ricevuti in dono per il Santo Natale. Attendono l’arrivo del Bambino Gesù, lo scambio di piccoli doni con parenti ed amici, l’ascolto della Santa Messa di mezzanotte e la benedizione del Santo Padre, davanti alla tv del salotto buono. Felici di potere trascorrere una bella e tranquilla giornata con i familiari e gli amici più cari, lontano anni luce dalle beghe che affliggono lupi, falchi e colombe, augurano buon Natale a tutti gli uomini di buona volontà.
L’uomo coltiva la propria infelicità per avere il gusto di combatterla a piccole dosi. Essere sempre infelici, ma non troppo, è condizione “sine qua non” di piccole e intermittenti felicità.
Ci sono persone che sono nate per rendere la nostra vita un po’ più bella.
Capitano giornate in cui tutta la felicità che hai dentro esce fuori alla grande e chi se ne frega se ieri c’erano lacrime e se domani ci sarà un’altra caduta. Oggi sono stata felice!
Oggi come ieri, il ricordo presente. Ha segnato la tua vita per sempre.