Angela Veronica Scuro – Felicità
Troppe volte si rinuncia alla propria felicità per rincorrere qualcuno che ormai è troppo distante da noi.
Troppe volte si rinuncia alla propria felicità per rincorrere qualcuno che ormai è troppo distante da noi.
In fondo in fondo abbiamo tutti un unico obiettivo: “essere felici”. D’altronde penso proprio che la felicità è stata fatta per essere condivisa con qualcuno che possa dare un senso alla tua vita.
Quando la felicità si può chiamare veramente tale? Quando calma interiore e gioia esteriore si congiungono senza produrre eccessi.
Ci si affeziona alle persone con il tempo, a volte anche subito, ma poi capisci che è meglio mantenere le cosiddette “distanze” perché il cuore ne risente! È meglio “riservarsi” il cuore in attesa di qualcosa straordinariamente meraviglioso.
Non vi è né felicità né infelicità a questo mondo, è soltanto il paragone di uno stato ad un altro, ecco tutto. Quegli solo che ha provato l’estremo dolore è atto a gustare la suprema felicità. Bisognava aver bramato la morte, Maximillien, per sapere quale bene è vivere. Vivete dunque e siate felici, figli prediletti del mio cuore, e non dimenticate mai che, fino al giorno in cui Iddio si degnerà di svelare all’uomo l’avvenire, tutta l’umana saggezza sarà riposta in queste due parole: aspettare e sperare.
Sarà una parvenza di primavera o sarai tu, questo non lo so, ma oggi potrei dipingere un arcobaleno di mille colori fino ad arrivare al tuo sorriso.
Sei tu la mia ricompensa di tanta sofferenza: adesso siamo noi, solo noi.