Antonio Pellegrino – Felicità
L’uomo raggiunge la sua eterna felicità, quando all’età maggiore ha la sua donna accanto che gli ricorda il loro passato.
L’uomo raggiunge la sua eterna felicità, quando all’età maggiore ha la sua donna accanto che gli ricorda il loro passato.
Quando nei momenti migliori sei circondato da molti amici e sei felice. Ma poi nel momento peggiore non sai nemmeno a chi rivolgerti o davvero a pochi, sappi che forse non sono amici.
C’è chi non sopporta la felicità! Gli da fastidio vederla negli altri! Fa di tutto per ostacolarla e per arginare il suo arrivo! A volte la ricerca e si lamenta di non possederla, e alcune volte se ne lascia sedurre, ma sono brevi istanti! Perché la vuole in modo esclusivo, senza condividerla con nessuno! E se non può far nulla per impedire agli altri di essere felice preferisce anche per sé la tristezza! Tutto per soddisfare la propria voglia innata di soffrire e far soffrire!
Sorridere non significa essere “felici”. Ci sono sorrisi che nascondono “cicatrici”.
Nascere stupido è già metà viaggio verso la felicità.
Quando siamo stati pensati qualcosa deve essere andato storto: quel non capire quanto è importante qualcosa finché non c’è più. Quel non rendersi conto di quanto valga quella persona, quella sensazione, quel “sentirsi così” finché non se ne va e concentrarsi invece su qualcosa che non c’è e vorremmo avere, salvo poi normalizzarlo quando si ha. Quasi ogni sera faccio il gioco delle cose belle che ho: mi aiuta a guardare le cose da una migliore prospettiva. Mi aiuta a essere una persona serena e lontana dal pendolo che sembra scandire la vita di tanti tra il dolore di non aver qualcosa e la noia di averlo raggiunto.
La felicità dura un secondo, ma si ricorda per tutta la vita.