Émile Zola – Felicità
Ho una sola passione, quella della luce in nome dell’umanità che ha tanto sofferto e che ha diritto alla felicità.
Ho una sola passione, quella della luce in nome dell’umanità che ha tanto sofferto e che ha diritto alla felicità.
Non puoi essere felice se prima non sei stato infelice.
Vivere felici è impossibile, ci sarà sempre il momento di sconforto, un attimo di debolezza e quello di lacrime. La vera felicità sono brevi attimi che vivi con il cuore leggero, quando sei vicino a qualcuno che cancella tutto il resto, ma solo momentaneamente. La vera felicità è potersi guardare dietro e vedere che hai camminato tra buche e burroni, ma non sei caduta e malgrado spesso sei rimasta appesa al bordo del precipizio hai sempre raccolto le forze necessarie per risalire. La vera felicità è potersi guardare dentro, perché a guardarsi dentro siamo tutti bravi, c’è chi lo fa di sfuggita e chi non va mai troppo a fondo, ma “potersi” guardare dentro, fino in fondo all’anima e poter sorridere è felicità. Perché tra tutte quelle cicatrici, tra tutti quei ricordi un po ammassati tra la polvere, tra tutte quelle batoste non ancora dimenticate e tutte quelle ferite non ancora guarite naviga una coscienza pulita!
Caro amico, insegnami il trucco della tua dissennata felicità. Fallo, però, senza che me ne accorga, senza che sappia di saperlo.
Mi dispiace per certi altri se io sono felice; ho semplicemente applicato alla mia vita cinque cose fondamentali: fede, amore, coraggio e tanta buona volontà di non arrendermi.
La vita ci cattura con le sue bellezze e a volte ci toglie le parole, ci lascia con il fiato sospeso per le sue meraviglie. Come due occhi belli, che mi tolgono le parole, come il silenzio e il rumore delle onde. Resto affascinato ad ascoltare quelle parole, non dette, ma sussurrate dal tuo cuore, da due occhi così profondi.
La felicità è quella malattia contagiosa, dal quale non voglio guarire.