Anaïs Nin – Felicità
L’essere normale raggiunge la felicità e crede in essa, vi si aggrappa finchè non va davvero in pezzi, ma un essere anormale raggiunge solo una relativa felicità che è in continua fluttuazione.
L’essere normale raggiunge la felicità e crede in essa, vi si aggrappa finchè non va davvero in pezzi, ma un essere anormale raggiunge solo una relativa felicità che è in continua fluttuazione.
Quando si ha paura a d’esser felici è perché s è sofferto troppo.
Imperturbabile creatore di sogni; in questa incantata ricerca di felicità.
La felicità è fatta dalle sventure evitate.
Vorrei che la felicità fosse una strada, così da poterla percorrere… vorrei che la felicità avesse un prezzo… così da poterla acquistare… vorrei che la felicità avesse un volto… così da poterla ammirare… vorrei che la felicità emettesse un rumore… così da poterla ascoltare… vorrei che la felicità avesse un traguardo… così da poterla raggiungere.
Davanti a una prospettiva di felicità permanente e invariata non indietreggerebbero forse tutti, per il terrore di morire di noia?
Felicità: la più breve unità di tempo.