Henrik Ibsen – Felicità
Strappa all’uomo medio le illusioni con cui vive e con lo stesso colpo gli strappi anche la felicità.
Strappa all’uomo medio le illusioni con cui vive e con lo stesso colpo gli strappi anche la felicità.
Ho commesso il peggior peccato che si possa compiere: non sono stato felice!
La vera felicità nasce in primo luogo dal piacere del proprio io, e poi, dall’amicizia e dalla conversazione di pochi compagni scelti.
Quando il cuore, la mente e l’anima viaggiano all’unisono allora forse hai raggiunto la felicità.
La felicità è un attimo, dura il tempo di un sorriso, di uno sguardo, di un bacio, ma nel cuore resta, eternamente impresso, un ricordo che dorme e tace finché non lo ridesta, come per incanto, un colore, un profumo, una canzone.
La sua felicità chiedeva solo silenzio: anni trascorsi con i viaggiatori lo avevano convinto che i momenti più belli vanno custoditi dentro bolle di vetro senza parole. Solo così conservano l’incanto, senza essere scalfiti dalle fragilità umane.
Uno dei più grandi segreti della felicità è moderare i desideri e amare ciò che già si possiede.