Mauro Lanari – Figli e bambini
Il poppante viene sempre preso col dito nella mammellata.
Il poppante viene sempre preso col dito nella mammellata.
Padre e figlio una “guerra” che viaggia su binari infiniti, pensieri diversi, mentalità opposte che si scontrano, epoche diverse. Rabbia, grida che si alzano in volo, chi vincerà? Nessuno, poiché ognuno ha ragione, uno vuole proteggere, aiutare, non far fare gli stessi errori. L’altro vuole farli peché vuole sbattere la testa da solo, sbagliare, da solo, vuole solo un po’ di spazio.
AmoreNon sapevo che ci fosse un gran dolore, così forte che uno strappo al cuore è niente,un figlio che va via, in che modo… e tu resti a guardare, ed ogni sera speri che ritorni. Intanto i giorni si fanno sempre più lunghi, quella lacrima ormai ti ha fatto il solco e non hai più voglia di ridere e scherzare.Dentro questa casa non c’è più la tua voce, quelle tue canzoni ….Ora son rimasti i ricordi di tante emozioni ma non ci sei più, devo ormai convincermi e continuare a vivere, hai voluto così e devo farmi forza per non farmi trovare, se vorrai tornare, provata per la tua assenza.
Un figlio non nato, un giorno sarà inevitabilmente un rimpianto o un rimorso.
Popolazione stremata. Il governo vara l’arrenditometro.
Le parole dei bambini vengono ascoltate dagli angeli.
I bambini con la loro semplicità ci ricordano che il “sole” esiste anche nelle piccole cose. Lasciati scaldare dalle piccole gioie, a volte sono le più Vere.