Antonio Cuomo – Figli e bambini
È quando mi guardi così che conosco la vita, perché dal tuo sguardo attingo l’amore.
È quando mi guardi così che conosco la vita, perché dal tuo sguardo attingo l’amore.
Quando è l’amore a parlare il cuore l’ascolta incantato.
Chi non cammina non inciampa, ma noi non siamo nati per restare fermi!
Amore è solo una parola che non ha valore quando dentro al cuore non lascia…
Siamo noi a crescere i nostri figli o viceversa?
La vita cominciò a germogliare nel tuo ventre, per sbaglio. Per errore perché non era amore, per sbaglio perché il tuo corpo non avrebbe dovuto annaffiare alcun fiore. Il tuo desiderio e la vita sono componenti che vincono sempre, così niente avrebbe più potuto recidere quel fiore che in te si formava. Avevi contro il corpo e la vita, gli affetti e gli sciacalli, ma di battaglia in battaglia facesti in modo che il condottiero della crociata fosti tu. L’eroe vittorioso. Avrebbe potuto non esserci se il più eroico condottiero della vita non si chiamasse “madre”. Uomo non può capire, persino può pensare travisando la realtà, che l’atto d’amore più grande dell’essere umano possa chiamarsi egoismo.
L’amore di una madre supera ogni limite, neanche la quotidianità più squallida può deprezzarlo. Anzi, lo accresce, lo esalta, come un fiore che sbocci rigoglioso tra le pietre.