Stefano Alesi – Figli e bambini
Per tornare al buon umore è più utile l’aiuto di un bambino innocente che quello di dieci adulti peccatori.
Per tornare al buon umore è più utile l’aiuto di un bambino innocente che quello di dieci adulti peccatori.
Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l’adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé.
È chi cresce troppo in fretta a tornar bambino nel momento meno opportuno.
Sei tu, tesoro mio la persona più importante della mia vita. È dolce stringerti fra le mia braccia e guardare il tuo visetto, tanto dolce e perfetto. Stringere le tue manine cosi piccole tra le mie, è un’emozione senza pari alcuna. Sei tu il dono che ho sempre sognato, ed ora mi è stato donato!
Anche se tu arrivassi solo un attimo prima del mio ultimo respiro, anche se ti percepissi appena, con la nebbia negli occhi, anche se ti stringessi la mano più col pensiero che con la forza, anche se in quell’attimo mi si strappasse il cuore per l’immenso vuoto che ci ha divisi, tu resti sempre mio figlio, ed io tuo padre, da quando non ti ho visto nascere a quando forse mi vedrai morire.
E perché non avrei dovuto essere risentita a starmene lì seduta giorno dopo giorno, a pomparmi fuori 30 o 40 grammi di latte che la bambina probabilmente non avrebbe voluto… suppongo che la risposta fosse: avevo scoperto il vero amore. L’amore che ripaga la schiavitù e la stanchezza con un piccolo sorriso… ma che sorriso! Era più che sufficiente. La mia attuale prostrazione era in qualche modo più dolce di tutti i piaceri della mia vita passata.
Mia figlia mi ha chiesto: “Papà cos’è un’emozione?” Ti dico solo una cosa, quando sei nata tu non sono riuscito neanche a dire mezza parola. L’emozione è una cosa che senti fortemente dentro ma che non riesci neanche minimamente a spiegare fuori.