Silvia Avallone – Figli e bambini
“E tu chi sei?” “Mi chiamo Mattia, piacere di conoscerti. In verità ci siamo già conosciuti, ma eri una scricciola di otto o nove anni, forse non ti ricordi.”
“E tu chi sei?” “Mi chiamo Mattia, piacere di conoscerti. In verità ci siamo già conosciuti, ma eri una scricciola di otto o nove anni, forse non ti ricordi.”
Il genitore che vuole essere ubbidito dai figli deve dare continuamente il buon esempio.
Dormi bambino sogna le stelle quelle che brillano, le più belle. Sogna la luna un mondo a colori di giocare in mezzi ai fiori. Sogna di un mondo senza cattivi dove i bimbi non hanno da temere. Un mondo dove non esiste la diversità dove ogni innocente rispettato sarà. Un posto dove regni la pace dove nessuno vi metterà più in croce. Dormi bambino e sogna l’impossibile e fa’ che un giorno, anche grazie a te, diventi realizzabile.
Lasciati travolgere delle risate dei bambini. Quelli sono gli unici sinceri, e ti donano serenità.
Una volta mio padre mi disse: “scusa se sono troppo apprensivo, ma è solo troppo affetto”; ora io mi chiedo quale genitore che ama il proprio figlio lo vorrebbe rinchiuso in una “campana di vetro”? Un buon genitore dovrebbe insegnare al figlio a fare a meno di lui.
Non è difficile amare un bambino, con quegli occhioni rivolti all’infinito e l’innocenza del non vissuto. Più complicato è amare quell’anziano, che torna bambino con il suo bagaglio di perduta innocenza e di vissuto.
E perché non avrei dovuto essere risentita a starmene lì seduta giorno dopo giorno, a pomparmi fuori 30 o 40 grammi di latte che la bambina probabilmente non avrebbe voluto… suppongo che la risposta fosse: avevo scoperto il vero amore. L’amore che ripaga la schiavitù e la stanchezza con un piccolo sorriso… ma che sorriso! Era più che sufficiente. La mia attuale prostrazione era in qualche modo più dolce di tutti i piaceri della mia vita passata.