Maria Suppa – Figli e bambini
L’amore per una madre lo senti dritto al cuore quando la rivedi dopo mesi. Rinasci in un attimo, per poi morire nel momento in cui la risaluti.
L’amore per una madre lo senti dritto al cuore quando la rivedi dopo mesi. Rinasci in un attimo, per poi morire nel momento in cui la risaluti.
La vita cominciò a germogliare nel tuo ventre, per sbaglio. Per errore perché non era amore, per sbaglio perché il tuo corpo non avrebbe dovuto annaffiare alcun fiore. Il tuo desiderio e la vita sono componenti che vincono sempre, così niente avrebbe più potuto recidere quel fiore che in te si formava. Avevi contro il corpo e la vita, gli affetti e gli sciacalli, ma di battaglia in battaglia facesti in modo che il condottiero della crociata fosti tu. L’eroe vittorioso. Avrebbe potuto non esserci se il più eroico condottiero della vita non si chiamasse “madre”. Uomo non può capire, persino può pensare travisando la realtà, che l’atto d’amore più grande dell’essere umano possa chiamarsi egoismo.
Ci guardiamo da grandi, ma quando ci stringiamo, nel cuore torniamo bambini.
Un bambino ordinato sicuramente dalla famiglia è preparato.
E perché non avrei dovuto essere risentita a starmene lì seduta giorno dopo giorno, a pomparmi fuori 30 o 40 grammi di latte che la bambina probabilmente non avrebbe voluto… suppongo che la risposta fosse: avevo scoperto il vero amore. L’amore che ripaga la schiavitù e la stanchezza con un piccolo sorriso… ma che sorriso! Era più che sufficiente. La mia attuale prostrazione era in qualche modo più dolce di tutti i piaceri della mia vita passata.
Un’anima può accendersi e spegnersi in un attimo. Dipende dagli occhi che la guardano.
Il pensiero di ogni mattino ê lo stesso che mi accompagna nella giornata, dandomi la buona notte ogni giorno: i miei figli.